Alle origini del concetto di sostenibilità.

Alle origini del concetto di sostenibilità.

Aurelio Peccei e il Club di Roma di fronte alla “world problematique”.

Categoria: Pubblicazioni
Anno: 2010
In: A CURA DI GIAN LUIGI BULSEI. Le sfide della sostenibilità. Risorse ambientali, qualità sociale, partecipazione pubblica
Edizione: Aracne
ISBN: 978-88-548-3252-7

A cavallo tra gli anni ’60 e gli anni ’70 del secolo scorso, il mito dello sviluppo comincia a entrare in crisi. L’umanità si trova di fronte a quello che Aurelio Peccei, fondatore del Club di Roma, chiama “malpasso”. Uno “sconcertante, inestricabile groviglio di difficoltà” si traduce in una problematica globale, ovvero in problemi che “tendono a valicare i confini e a diffondersi a macchia d’olio” (Peccei, 1976) e in un “deterioramento progressivo dello stato del pianeta e della condizione umana” (Peccei, 1981). A distanza di quasi trent’anni, l’analisi di Aurelio Peccei, e degli esperti che egli chiama a raccolta, resta sostanzialmente valida. I limiti alla crescita sottolineati dal celebre Rapporto del MIT al Club di Roma si accompagnano, nelle elaborazioni di Aurelio Peccei e del Club, alla proposta di alternative ricche di intuizioni e anticipazioni, ovvero, d’accordo con Herman Daly, alla proposta di uno sviluppo nello stato di equilibrio globale. La definizione che The Limits to Growth dà di questo stato di equilibrio nel 1972, ad esempio, è certo più precisa e convincente (e più attento all’uguaglianza sociale, alla libertà, alla felicità, ai valori immateriali) di quella che quindici anni dopo avrebbe dato il rapporto Brundtland: uno stato capace di soddisfare tutti i bisogni fondamentali degli esseri umani e di garantire ad ogni individuo una vita ragionevolmente lunga, mantenendo al tempo steso sulla Terra una situazione di equilibrio per un tempo esteso, nel rispetto dei limiti materiali di un mondo dalle dimensioni finite. I Rapporti al CdR, nonché i libri, gli articoli e le conferenze di Aurelio Peccei, toccano peraltro una ricca gamma di temi, come i cambiamenti in corso nelle società umane, le abitudini e gli stili di vita, le differenze sociali e tra Nord e Sud del mondo, il ruolo dei mass media, l’apprendimento e l’istruzione, la governance mondiale, le scelte dei governi, dei complessi industriali, delle organizzazioni internazionali e dei movimenti religiosi, l’analisi del ruolo della scienza e dell’innovazione tecnologica,… Nel capitolo scritto per questo volume collettivo nato dai seminari della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università del Piemonte Orientale, Mario Salomone si sofferma sul contributo originale dato da Peccei e CdR con il suo assunto di base: che non è possibile una crescita illimitata in un pianeta finito, premessa per la nascita di una “scienza della sostenibilità”, evidenziando gli elementi tuttora validi alla luce della situazione attuale e del progresso delle conoscenze circa lo stato dell’ambiente terrestre.

Argomenti

Ambiente | sostenibilità | territorio | Trasformazioni e processi socioeconomici della società contemporanea