Perché le multinazionali attaccano Vandana Shiva: in gioco, oltre alla biodiversità, il diritto al cibo e i diritti dei popoli. Il volume spiega le ragioni dell’accanimento contro una delle più combattive e autorevoli figure dell’ambientalismo contemporaneo, oggetto recentemente di feroci attacchi di qua e di là dell’Oceano Atlantico.
L’impegno di Vandana Shiva è inquadrato dall’autore nel contesto delle grandi sfide che chiamano in causa, oltre alla sicurezza alimentare, la biodiversità, i diritti dei popoli contro i profitti di un pugno di multinazionali, i beni comuni, la stessa democrazia.
Contadini, consumatori critici, giovani, donne sono tra gli attori di un movimento globale che delinea un nuovo paradigma, di pace e di riconciliazione tra umanità e natura, contro un modello di produzione e consumo che muove una guerra spietata al pianeta e alla grande maggioranza de-gli esseri umani.
La parola passa poi a Vandana Shiva stessa, di cui sono qui sintetizzati gli interventi fatti di fronte a cittadini e studenti delle scuole superiori e dell’università in occasione di una serie di incontri organizzati a Bergamo e provincia da Celim e Focsiv.
Come scrive nella prefazione, Andrea Milesi, presidente di Celim, l’interesse crescente con cui anche in Italia sono seguiti gli interventi e gli scritti di Vandana Shiva testimonia che sta prendendo avvio una stagione nuova di cooperazione internazionale, dove le parole chiave non sono più quelle dello sviluppo o della crescita, ma quelle del diritto al cibo, della difesa del proprio patrimonio naturale (i semi in primis) e dei diritti culturali di ogni popolo.